Natale nella cucina regionale: le ricette della Toscana

lunedì 17 novembre 2014 12:12
Natale nella cucina regionale: le ricette della Toscana

La Toscana è una regione ricca di tesori d'arte d'inestimabile valore: i piatti del Natale toscano, a loro volta, sono come dei preziosi, gustosi e raffinati al tempo stesso, nonostante siano basati su ingredienti semplici e genuini, offerti dalla Terra.

Se facessimo semplicemente un elenco di tutte le materie prime che girano nelle cucine toscane, la notte della vigilia e il giorno di Natale, magari immaginandone gli aromi e i profumi, ci accorgeremmo di come anche lì, l'arte culinaria risieda in tutta la sua forza e splendore, per riuscire alla fine, ad ottenere portate tanto spettacolari per gli occhi e il palato, preparate con i soli ingredienti poveri di stagione.

Sono formule speciali, tramandate nel tempo e rafforzate dal calore e dall'atmosfera della tradizione natalizia, e per niente al mondo un toscano, rinuncerebbe a riproporle puntualmente, in quei giorni speciali dell'anno.


Antipasti

Gli antipasti servono proprio a stuzzicare l'appetito e se non si può rinunciare ad un bel tagliere di salumi con toscanaccio, puntarella o finocchiara solo per citarne alcuni, di certo in quest' occasione si presentano molto bene i fegatelli di maiale allo spiedo, un piatto molto antico della tradizione toscana: se ne ha traccia già in un libro del XIV secolo. Di solito vengono accompagnati con delle rape, bietole e spinaci insaporiti con il grasso ottenuto dalla cottura della carne. Una volta preparati per bene con tutti gli aromi necessari, i fegatelli vengono cotti in padella con olio di oliva e due spicchi d'aglio, facendo attenzione a non farli asciugare troppo.

Primi piatti

È la zuppa di origine contadina per eccellenza e non è Natale in Toscana, se a Natale non c'è la ribollita. Si prepara con i fagioli, il cavolo verza e il cavolo nero, che sono gli ingredienti principali, ma si possono aggiungere altre verdure come patate, carote, sedano e pomodori. La procedura è lunga e si chiama ribollita proprio perché viene bollita più volte, ma il risultato è strepitoso. Si serve calda in ciotole di terracotta e si mangia con il pane raffermo. Un altro primo tipico, sono le crespelle alla fiorentina: sfiziosissime, ripiene di ricotta e spinaci, simili ai cannelloni, si preparano invece come delle crepes con farina, latte, uova, burro e sale. Lasciare raffreddare in padella, prima di adagiarle in un piatto, riempirle del ripieno, coprirle con della besciamella e del parmigiano. Infornare per alcuni minuti in forno preriscaldato.

Secondi piatti

La costata è la celebrazione della rinomata bistecca fiorentina: la razza Chianina. Potrebbe essere già da se, un piatto unico ma si sa che in giorni di festa si mangia di più. Per questo piatto bisogna essere abili nel saper cuocere la carne perché la cottura dev'essere perfetta, sapendo "giocare" con la temperatura. Un'altra opzione è l 'anatra all'arancia: dev'essere ben pulita e successivamente rosolata in pentola con del burro sciolto e sfumata con del vino. Proseguire con la cottura a fiamma bassa con coperchio almeno per un 'ora se l'anatra è grande. A parte, si prepara la salsa d' arancia con del succo e acqua bollente, che andrà poi unita alla fine per completare il piatto prima di essere servito.

Dolci

Dessert Non esistono tantissimi dolci toscani ma il pan forte di Siena, tipico dessert natalizio, risale al lontanissimo anno Mille e all'epoca, era destinato soltanto alle persone nobili. E' l'apoteosi della frutta secca e delle spezie, va preparato con cura e pazienza sapendolo livellare a dovere per evitare punti vuoti:si cuoce in forno per 30 minuti e si conserva bene per i giorni successivi. E' un dolce che spesso viene offerto come dono. In alternativa, il Castagnaccio alla Toscana è veramente un' altra opzione golosa: si prepara con la farina di castagne, pinoli, uvetta, noci e rosmarino. Si cuoce in forno per mezz'ora.
Castagnaccio alla toscanaRicetta Castagnaccio alla toscana

Il Castagnaccio è uno dei dolci o forse il dolce più toscano che ci sia, tipico sopratutto a Firenze che prende il nome di "patona".

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