Vino vegano: che cos'è, come viene prodotto e perché sta conquistando sempre più consumatori?

Negli ultimi anni, l'interesse per i vini vegani ha registrato una crescita significativa, alimentato da una crescente sensibilità d ei consumatori verso la sostenibilità ambientale e l'etica nella produzione alimentare. Questa tendenza riflette non solo il desiderio di scelte alimentari più consapevoli, ma anche un'attenzione maggiore alla trasparenza e all'impatto delle filiere produttive. Ma cosa distingue esattamente un vino vegano dagli altri e perché sta conquistando un numero sempre maggiore di appassionati?
Cosa sono i vini vegani?
Cosa significa esattamente "vino vegano"? A prima vista può sembrare strano, poiché difficilmente si associa il vino a ingredienti di origine animale. Eppure, in alcuni casi, è proprio così! Un vino veganoè un prodotto che, durante tutte le fasi della sua produzione, non fa uso di ingredienti o processi derivanti da animali. Anche se il vino nasce esclusivamente dalla fermentazione dell'uva, alcune pratiche tradizionali prevedono l'uso di sostanze animali per chiarificare e stabilizzare il prodotto, come la caseina, l'albumina e la gelatina. I vini vegani, invece, evitano l'impiego di questi additivi, offrendo così un prodotto completamente privo di derivati animali.
Quali additivi naturali si possono usare nei vini vegani?
Per la produzione di vini vegani, è essenziale utilizzare esclusivamente additivi e coadiuvanti di origine non animale nei processi di chiarificazione e stabilizzazione. Come evidenziato dal Gambero rosso tra le alternative più comuni figurano sia soluzioni vegetali che minerali, come la bentonite, un'argilla minerale altamente efficace per la chiarificazione, la silice, il carbone attivo di origine vegetale e le proteine ricavate da piselli e patate. Questi ingredienti consentono di migliorare la limpidezza e la stabilità del vino, eliminando completamente l'uso di prodotti di derivazione animale.
Vini vegani: un mercato che può decollare
Il mercato dei vini vegani sta registrando una crescita straordinaria, spinta dalla crescente consapevolezza dei consumatori verso scelte alimentari più sostenibili ed etiche. Secondo le previsioni, entro il 2028 il mercato globale del veganismo raggiungerà l'impressionante valore di 61,3 miliardi di dollari (fonte: ilsole24ore). Questo trend non è solo un fenomeno globale, ma sta avendo un impatto significativo anche in Italia, dove circa il 9,5% della popolazione adotta una dieta vegetariana o vegana. Tale cambiamento sta alimentando la crescita di un settore in rapida evoluzione, impegnato a soddisfare le nuove esigenze dei consumatori. I produttori di vino, in particolare, stanno adeguando i loro processi per rendere i prodotti compatibili con i principi vegani, sostituendo i coadiuvanti di origine animale con alternative vegetali e minerali. Questo settore in espansione rappresenta non solo una straordinaria opportunità di mercato, ma anche un passo verso una produzione più sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Come riconoscere un vino vegano?
Per riconoscere un vino vegano, è importante verificare la presenza di specifiche certificazioni sull'etichetta. Attualmente, non esiste una normativa ministeriale dedicata alla certificazione dei vini vegan i; di conseguenza, le aziende vinicole si affidano a enti certificatori privati e volontari. Tra i marchi più noti a livello nazionale ed europeo figurano VeganOK, The Vegan Society, ICEA (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale), Bioagricert, Qualità Vegana e CCPB. Questi simboli garantiscono che il vino è stato prodotto senza l'utilizzo di ingredienti o coadiuvanti di origine animale in ogni fase del processo produttivo, dalla coltivazione delle uve al confezionamento finale. Un esempio concreto è la certificazione rilasciata da CCPB, che attesta l'assenza di coadiuvanti, additivi, ingredienti e contaminazioni di origine animale tramite il Documento Tecnico di Prodotto n°15.
In assenza di certificazioni specifiche, è consigliabile visitare il sito web del produttore o contattarlo direttamente per ottenere informazioni dettagliate sulle pratiche adottate durante la produzione del vino. Un ulteriore supporto per i consumatori è offerto da applicazioni e database online, come Barnivore, che facilitano l'identificazione di bevande alcoliche vegane, fornendo elenchi aggiornati di prodotti conformi a queste esigenze.
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