L'ascesa del "flexitarianismo": perché mangiamo meno carne?

Mangiare meno carne è la tendenza che sta prendendo piede! Che si tratti di motivi legati alla salut e, all'ambiente o semplicemente alla voglia di varietà, il flexitarianismo sta conquistando sempre più adepti. Ma cosa significa davvero essere "flexitariani"? Perché sempre più persone stanno scegliendo questo stile di vita? Scopriamolo insieme!
Che cos'è esattamente il flexitarianismo?
Il flexitarianismo significa semplicemente ridurre il consumo di carne, senza eliminarla completamente. È uno stile di vita più flessibile rispetto al vegetarianesimo: si preferiscono pasti a base di verdure, legumi e cereali, ma senza rinunciare a una bistecca o un hamburger ogni tanto. È il compromesso ideale per chi desidera ridurre l’impatto ambientale senza dire addio ai piaceri della carne.
Inoltre, secondo un articolo pubblicato recentemente su Foodaffairs il il 61% degli intervistati adotta una dieta flexitariana. Sono molte persone, non è vero? È la prova che questo approccio sta diventando sempre più popolare!
Perché mangiare meno carne?
Perché questo cambio di direzione? Ci sono molte ragioni convincenti:
1. Per la vostra salute: dite addio agli eccessi!
È risaputo che un eccessivo consumo di carne rossa o lavorata non è benefico per la salute. I grassi saturi in abbondanza aumentano il rischio dii malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e molto altro. La lista dei rischi è lunga! Al contrario, seguire una dieta più ricca di alimenti vegetal i può ridurre questi pericoli, rafforzando al contempo il nostro sistema immunitario grazie alle fibre, alle vitamine e ai minerali presenti in frutta, verdura e legumi.
2. Per il pianeta: un piccolo gesto che fa molto bene
Ormai lo sappiamo tutti: l'allevamento intensivo ha un impatto ambientale devastante. Emissioni di gas serra, deforestazione, consumo eccessivo di acqua. In poche parole, non è affatto ecologico! Ridurre il consumo di carne significa anche abbattere le emissioni di anidride carbonica. Ad esempio, secondo il WWF, la produzione di 1 kg di carne bovina emette circa 27 kg di CO₂, mentre le lenticchie ne emettono solo 2 kg. La differenza è enorme, non credete? Pensate all'impatto che avrebbe su scala globale.
3. Per il benessere degli animali: perché anche questo conta!
Se l'etica è un valore importante per voi, sappiate che ridurre il consumo di carne aiuta a limitare gli allevamenti intensivi e a diminuire la sofferenza degli animali. Anche se continuate a mangiare carne di tanto in tanto, potete scegliere prodotti di qualità superiore, provenienti da filiere corte e da pratiche che rispettano il benessere degli animali.
Come diventare flexitariano (senza farmi troppi problemi)?
Non è necessario stravolgere tutto da un giorno all'altro. Il flexitarianismo si basa sulla flessibilità. Ecco alcuni suggerimenti per iniziare senza difficoltà:
- Pianificate i vostri pasti: provate a dedicare uno o due giorni alla settimana alla cucina vegetariana (se cliccate qui trovate dei super primi vegetariani!)
- Scoprite le proteine vegetali: ceci, lenticchie, fagioli. Ci sono tante alternative gustose alle proteine animali, che fanno anche bene alla salute!
- Non privatevi del piacere: Voglia di un cheeseburger? Concedetevelo Il flexitarianismo è proprio questo: godersi il cibo senza sensi di colpa.
Il flexitarianismo, una tendenza che ha senso!
Mangiare meno carne fa bene alla salute, al pianeta e agli animali. Allora perché non provarci? Che sia una questione di salute, di etica o semplicemente di scoperta di nuovi sapori, il flexitarianismo ha tutte le carte in regola.
Potrebbe anche interessarti:
Commenti
