Capodanno cinese: il racconto della nostra food blogger

Il capodanno cinese è ormai alle porte.
Tutti ne parlano, ma pochi sanno davvero cosa riserva la tradizione della più grande festa del "Paese di mezzo". Anche noi ne sapevamo poco e niente ma, grazie alla testimonianza di una nostra food blogger che risiede in Cina, siamo riusciti ad immergerci con la fantasia nell'atmosfera festiva che avvolge una delle più grandi metropoli cinesi: Shangai. Non vi anticipiamo nulla! Lasciamo direttamente spazio all'interessantissimo racconto di Daniela che ringraziamo immensamente per aver condiviso con noi questa magnifica esperienza.
Buona lettura!
Usi e costumi del capodanno cinese
Dicono che Shanghai sia la New York dell’Asia, la nuova “città che non dorme mai”. Per la maggior parte dell’anno direi che è vero, le strade pullulano di gente a qualsiasi ora del giorno o della notte, i negozi sono sempre aperti ed è possibile acquistare di tutto indipendentemente dal giorno della settimana. Non c’è domenica, non c’è sabato, non c’è (certamente) Pasqua o Natale.
Eppure, c’è un periodo dell’anno durante il quale Shanghai (la Cina) si trasforma, cambia: le strade si svuotano, i negozi chiudono, la posta non viene recapitata e trovare un taxi è un’impresa impossibile. Si tratta della famosa Chujie (春节), letteralmente tradotta come “Festa di Primavera”, è più comunemente conosciuta come il famoso “capodanno Cinese”. Cinese perché in effetti è festeggiato solo in Cina. In base al nongli (农历) il calendario lunare, l’anno in Cina non inizia il primo Gennaio, bensi’ il chuyi(初一)ovvero il primo giorno del calendario lunare.
La Chunjie è la festa più importante nel "Paese di mezzo": zhongguo (中国). Per l’occasione vengono dati ben 8 giorni di festa Nazionale, anche se in realtà la vita qui si ferma per quasi un mese.
Questo periodo può essere diviso in 3 parti:
- I giorni prima della festa
- I giorni di festa
- I giorni dopo la festa
I giorni prima della festa
I preparativi per il nuovo anno iniziano ben prima del Chunyi. Con settimane di anticipo la gente si affretta ad andare in banca per prelevare valigette di contante da distribuire in colorate bustine rosse da dare come regalo a parenti ed amici. L’hongbao, che metterebbe un occidentale in grande imbarazzo, è qui un regalo gradito, atteso, è un rito che non può mancare!
Importante è inoltre preparare la casa per i festeggiamenti. La famiglia si riunisce per pulire da cima a fondo: in cinese la parola “polvere” è omofona alla parola “vecchio”, da qui l’usanza di eliminare tutto quello che c’è di vecchio per fare spazio al nuovo che arriverà con l’anno.
Dopo aver fatto una bella pulizia, è importantissimo appendere sulla porta d’ingesso il carattere FU sottosopra, in ideogrammi rossi. Un'usanza che risale alla dinastia Song, per proteggere la casa dagli spiriti maligni e come augurio di benessere.
Scritte rosse di vario tipo vengo anche appese su finestre e muri della casa.
In questa fase di preparativi, le strade ed i negozi sono pieni di gente e non è raro essere addebitati di tariffa extra, per la festa (al parrucchiere, cosi come al supermercato).
I giorni di festa
Durante la notte di arrivo dell’anno nuovo, invece, le strade si svuotano e si respira una pace che fa quasi paura. Un po’ come la “calma che precede la tempesta”!.
Parenti e amici si riuniscono insieme a casa per celebrare tutta la notte e sulle tavole delle famiglie cinesi non possono mancare alcuni piatti “must” come i Jiaozi (I ravioli) la cui forma assomiglia ai “Yuanbao”, una moneta usata in tempi antichi: è usanza preparare I jiaozi in famiglia ed inserire in alcuni delle monete o delle caramelle, come simbolo di augurio e buona fortuna. Accanto ad i ravioli, altro piatto d’obbligo è il pesce, simbolo di salute e prosperità, e gli spaghetti cinesi, simbolo di longevità.
Mentre tutta la famiglia è riunita intorno al tavolo a mangiare e brindare, il televisore è certamente acceso sul New Year’s Gala della CCTV. Sin dal suo esordio sugli schermi nel 1983, lo show è diventato un intrattenimento fisso per la notte della vigilia con acrobati, elefanti e maghi. Recentemente sono sempre più presenti anche artisti stranieri. Lo show si conclude sempre con la canzone “Cannot Forget Tonight”.
La calma e pace viene improvvisamente rotta a mezzanotte, quando il cielo si illumina a giorno con fuochi d’artificio che magicamente appaiono in ogni angolo. E non parlo di piccoli fuochi amatoriali, mi riferisco a show da fare invidia alla baia di Sydney la notte del 31 dicembre. Gli spari vanno avanti senza sosta fino alle 3-4 di mattina, quando piano piano la città va a dormire lasciando nell'aria solo fumo spesso ed odore di bruciato. La scena che si vive è quasi paradossale, sembra quasi di attraversare una città appena bombardata.
I giorni dopo la festa
I giorni seguenti sono di calma, i negozi sono chiusi, le strade semi deserte, c’è pace. I cinesi sono soliti in questi giorni trascorrere del tempo con la famiglia, giocare a carte, visitare parenti ed andare a pregare nei templi.
In tutto questo, io rimango nel mio appartamento, affacciata alla finestra ad osservare una città che quasi muore con la fine dell’anno e che piano piano torna alla vita con l’anno nuovo.
Nonostante sia in Cina da più di 7 anni, la festa della Chunjie rimane ancora per me una delle più affascinanti e nel mio piccolo cerco di viverla nel migliore dei modi che un'occidentale possa fare.
Foto e testo di Daniela Ingrosso