Come gustare il gazpacho senza fastidi: i trucchi per evitare il reflusso

lunedì 30 giugno 2025 12:49 - Patricia González
Come gustare il gazpacho senza fastidi: i trucchi per evitare il reflusso

Rinfrescante, salutare, facile da preparare e ricco di verdure, il gazpacho è una presenza fissa sulle tavole spagnole (e sempre più spesso anche su quelle italiane) da maggio fino a settembre inoltrato. Un bicchiere di gazpacho ben freddo nelle giornate calde è una vera delizia. Il suo sapore intenso, la consistenza vellutata e la semplicità di preparazione lo rendono uno dei piatti simbolo dell’estate.

È un modo pratico e gustoso per consumare verdure fresche senza nemmeno accendere i fornelli. Una di quelle ricette che diventano ancora più invitanti man mano che il termometro sale. C’è però un piccolo inconveniente che molti conoscono fin troppo bene: il gazpacho può causare reflusso.

Vi è mai capitato? Gustate quella zuppa fresca e saporita con entusiasmo, ma dopo qualche ora ecco che ritorna. Un retrogusto che persiste, una sensazione sgradevole che finisce per rovinare l’esperienza.

La buona notizia è che non serve rinunciare al piacere del gazpacho. Con qualche semplice accorgimento, è possibile continuare a goderselo in tutta leggerezza, senza fastidi e senza sacrifici.


Due ingredienti da tenere sotto controllo


Aglio: piccolo ma potente

L’aglio dona al gazpacho il suo carattere deciso, ma può anche renderlo meno digeribile per alcuni. Il problema non è solo il sapore intenso, ma alcune sostanze naturali che si sprigionano quando viene tritato o schiacciato. Si tratta di composti solforati, come l’allicina, responsabili del tipico odore che resta in bocca... e a volte anche nello stomaco.

Come si può evitare che ritorni? Un rimedio semplice è rimuovere il germe centrale, quel piccolo filamento verdastro visibile quando si taglia lo spicchio: è lì che si concentra gran parte della sua intensità e può contribuire a ridurre il retrogusto dopo il pasto.


Cetriolo: il falso innocente

Anche se può sembrare del tutto innocuo, il cetriolo è spesso responsabile di digestioni complicate. La sua parte centrale contiene una concentrazione maggiore di composti amari e saponine, oltre a una certa quantità di cucurbitacine, sostanze che possono risultare indigeste per chi è più sensibile. Durante la digestione, questi composti possono provocare gonfiore e, in alcuni casi, contribuire alla fastidiosa sensazione di risalita in gola.

Come prevenirlo? La freschezza fa la differenza: i cetrioli giovani, sodi e appena raccolti risultano generalmente più digeribili. Utili anche i rimedi tradizionali delle nonne spagnole, come sfregare le estremità tagliate sulla polpa fino a far fuoriuscire una schiuma biancastra da eliminare, oppure lasciarli in ammollo in acqua con sale e aceto, per ridurre la presenza dei composti più irritanti.

Piccoli accorgimenti per un gazpacho più digeribile (e ancora più buono)

Oltre ad aglio e cetriolo, ci sono piccoli accorgimenti che possono rendere il gazpacho molto più digeribile e piacevole. Non servono grandi sforzi, solo un po’ di attenzione durante la preparazione:

  1. Scegliete bene i pomodori: più sono maturi, meglio è. I pomodori a pera sono ideali: buccia sottile, pochi semi e gusto dolce ed equilibrato. Sbucciarli e privarli dei semi aiuta a ridurre l’acidità e rende la consistenza più vellutata, oltre a eliminare sostanze come gli ossalati, poco tollerati da alcuni.
  2. Filtrate il composto: passare il gazpacho al setaccio dopo averlo frullato fa davvero la differenza. Elimina bucce, fibre e semi che, pur non visibili, possono appesantire la digestione. Il risultato sarà più liscio, gradevole e delicato anche per lo stomaco.
  3. Non esagerate con l'aceto: una spruzzata dà carattere al gazpacho, ma esagerare può causare acidità. Meglio limitarsi a un cucchiaio per litro. Se usate aceto di sherry, ancora meglio: è più rotondo e meno pungente. Un ultimo consiglio? Raffreddatelo per almeno due ore prima di servirlo: freddo è più equilibrato e digeribile.

Preparate il vostro gazpacho fatto in casa

Non esiste un solo gazpacho andaluso: ogni famiglia ha la sua ricetta, le sue proporzioni e le sue piccole manie. C’è chi lo vuole con il pane e chi lo preferisce più liquido, chi difende il cetriolo a tutti i costi e chi lo elimina senza esitazioni, chi aggiunge un tocco di peperoncino per ravvivarne il colore e bilanciare la dolcezza.

Questa varietà è parte del suo fascino, ma anche un invito a personalizzarlo secondo i propri gusti. Qui vi proponiamo la nostra versione: un gazpacho andaluso fresco, leggero e digeribile. Speriamo che vi piaccia!

Gazpacho ricetta facile

L' antipasto perfetto per l'estate arriva direttamente dalla Spagna : stiamo parlando della famosissima zuppa fredda chiamata " gazpacho ". È un piatto fresco , sano e saporito, ottimo da presentare durante le calde cene estive . Viene preprata...

E voi come lo preparate il gazpacho?

Come lo preparate voi il gazpacho? Con aglio deciso o senza cetriolo? O magari avete un trucco di famiglia che non delude mai? Ogni versione ha il suo fascino. Se avete un consiglio per renderlo più digeribile o più vostro, scrivetelo nei commenti: potrebbe essere utile a tanti!

Patricia GonzálezPatricia González
Appassionata di cucina e buon cibo, la mia vita si muove tra parole ben scelte e cucchiai di legno. Responsabile, ma distratta. Giornalista e redattrice con anni di esperienza, ho trovato il mio angolo ideale in Francia, dove lavoro come redattrice per Petitchef. Adoro il bœuf bourguignon, ma mi manca il salmorejo di mia madre. Qui, combino il mio amore per la scrittura e i sapori succulenti per condividere ricette e storie di cucina che spero possano ispirarti. La tortilla, mi piace con cipolla e poco cotta :)

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