Il grande inganno del succo di frutta: vi nascondono la verità!

I succhi di frutta sono un elemento quotidiano per molti consumatori, apprezzati per il loro sapore e la percepita naturalezza. Tuttavia, una recente scoperta ha sollevato dei dubbi: e se questi succhi non fossero esattamente ciò che dichiarano di essere? Analizzando con maggiore attenzione la composizione dei succhi di frutta disponibili nei supermercati, un utente di Internet ha svelato una verità sorprendente: la maggior parte di questi succhi contiene tra il 40% e il 75% di succo di mela, spesso senza che tale informazione sia chiaramente visibile sull'etichetta principale. Questa rivelazione pone interrogativi sulla trasparenza delle etichette e sulla reale natura dei prodotti che consumiamo. Esploriamo insieme questo fenomeno!
Il succo di mela, un ingrediente onnipresente
Il succo di mela è uno degli ingredienti più utilizzati nell'industria dei succhi di frutta, grazie al suo costo di produzione contenuto. Viene spesso impiegato come base per miscele di succhi multivitaminici o per bevande aromatizzate con gusti più esotici. Secondo il magazine francese 60 Millions de Consommateurs questa prevalenza del succo di mela è frequentemente indicata nell'elenco degli ingredienti sul retro della bottiglia, ma raramente viene evidenziata sulla confezione principale. Di conseguenza, un succo etichettato come "frutta rossa" potrebbe contenere una quantità significativamente maggiore di succo di mela rispetto a quella di fragola o ciliegia, inducendo i consumatori in errore riguardo alla composizione del prodotto.
Perché i marchi utilizzano così tanto succo di mela?
L'impiego diffuso del succo di mela nelle miscele non è casuale. La mela è un frutto economico, disponibile in abbondanza durante tutto l'anno, e il suo sapore delicato e neutro si presta facilmente a essere combinato con altri gusti senza prevalere su di essi. Inoltre, l'aggiunta di succo di mela permette ai produttori di contenere i costi di produzione, mantenendo al contempo un'etichettatura attraente. Infine, l'assenza di normative rigorose che obblighino i marchi a indicare chiaramente la percentuale effettiva di ciascun frutto favorisce questa pratica.
Secondo un articolo del Gambero Rosso, l'uso del succo di mela nelle bevande è motivato principalmente da ragioni economiche. La mela è considerata un ingrediente sano e il succo ha un alto contenuto di zuccheri, ma contiene anche acido malico. Questo permette ai produttori di ridurre i costi utilizzando un ingrediente economico senza compromettere l'immagine salutare del prodotto.
Una mancanza di trasparenza che inganna i consumatori
Anche se le etichette dei succhi di frutta rispettano le normative vigenti, le strategie di marketing adottate dai marchi possono risultare ingannevoli. L'impiego di immagini di frutti esotici o rari sulle confezioni può indurre i consumatori a credere che il succo contenga principalmente questi ingredienti, mentre in realtà il succo di mela è spesso il componente principale. Questa pratica influisce sulla percezione dei consumatori riguardo ai prodotti naturali e sulla loro fiducia nei marchi. Per evitare sorprese, è essenziale leggere attentamente l'elenco degli ingredienti prima dell'acquisto
Fonte: ilfattoalimentare.it.
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