Tagliatelle, maltagliati, garganelli, quadrucci, ravioli, tortellini

Tagliatelle, maltagliati, garganelli, quadrucci, ravioli, tortellini, di colore giallo allo zafferano, rossi al pomodoro, verdi agli spinaci, neri al nero di seppia. Pasta, si, ma all’uovo!

Tanti formati, tanti gusti e tanta fama per un alimento la cui storia inizia circa all’8000 a.C.. Presente in tutto il continente euroasiatico fin da quando l’uomo iniziò la coltivazione dei cereali, ne è attestata la presenza dal XIV secolo. Qualche secolo dopo in Germania, venne in uso la pratica di idratare la farina non con l’acqua, ma con le uova.

La pasta fresca all’uovo fatta in casa segue indicazioni molto antiche. Prima di tutto sono necessari un mattarello e una spianatoia in legno, poi a seconda del formato da voler lavorare servono accessori quali rotelle lisce o dentate, telai e molto altro. E’ necessaria anche molta pazienza perché dopo aver impastato tutti gli ingredienti, la pasta deve riposare trai 30 minuti e un’ora. E’ poi il momento di stendere la sfoglia, con il mattarello se volete un risultato più rustico e poroso, con la macchina se volete essere più rapidi.

Le dosi standard sono di un uovo ogni 100 grammi di farina di grano tenero 00, ma a seconda del tipo di pasta da realizzare può variare la composizione: per tagliatelle, fettuccine e tagliolini si aggiungono alla dose standard due tuorli; mentre per la pasta ripiena si consiglia di usare la semola di grano duro e di aumentare la dose delle uova con un tuorlo in più.

Se si desidera conservare la pasta fresca non ripiena per qualche mese, si può pensare di essiccarla su un telaio per uno o due giorni e conservarla in sacchetti di carta, in un luogo fresco e asciutto per un mesetto. Un altro metodo di conservazione è il congelamento: dopo aver fatto seccare la pasta su un vassoio infarinato per un giorno, riporre la pasta in sacchetti con la data di produzione, e riporli in freezer per circa due mesi. Per conservare la pasta ripiena si può utilizzare il metodo della sbollentatura, ovvero la cottura in acqua salata fino a quando la pasta non venga a galla, scolarla e farla asciugare ben distanziata, e congelarla in sacchetti conservandola per circa 2 mesi.