State usando il lievito in modo scorretto? Ecco come evitare errori!

Tuesday 6 May 2025 10:05 - Adèle Peyches
State usando il lievito in modo scorretto? Ecco come evitare errori!

Torta bassa, muffin piatti, brioche che non lievitano? Se vi è già capitato, non siete soli. Spesso il colpevole si nasconde in una bustina apparentemente innocua, dimenticata in fondo alla credenza: il lievito. Quella polverina magica, che dovrebbe far crescere dolci e impasti, può trasformarsi nel peggior nemico in cucina se non usata correttamente. Ma niente paura: vi spieghiamo tutto in modo semplice, con consigli pratici e chiari.


1. Lievito in polvere o lievito di birra? Non sono affatto uguali

È uno degli errori più comuni in cucina.

Il lievito in polvere è pensato per dolci come torte, muffin e madeleine: agisce rapidamente con il calore, facendo lievitare l’impasto direttamente in forno.

Il lievito di birra, invece, sia fresco che secco, è adatto a impasti con glutine come pane, focacce o brioche. Ha bisogno di tempo, lievitazione lenta e… tanta pazienza.

Risultato: Scambiare uno con l’altro compromette la riuscita della ricetta. Semplicemente, non funziona.


2. Quando è troppo è troppo: attenzione alla dose

Aggiungere più lievito non rende la torta più alta, anzi: esagerare con il lievito in polvere può causare un retrogusto amaro, far traboccare l’impasto in cottura o persino far collassare la torta al centro.

La dose giusta è semplice: una bustina da circa 11 g per 500 g di farina. Se riduci le quantità degli ingredienti, adatta anche la dose di lievito di conseguenz a. L’equilibrio è la chiave per un dolce soffice e ben lievitato.


3. Il lievito in polvere non ama aspettare

Avete impastato con cura, lasciato riposare e infornato… ma la torta non è cresciuta? Tranquilli, succede più spesso di quanto si pensi. Il motivo? Il lievito in polvere agisce subito a contatto con i liquidi, rilasciando gas che fanno gonfiare l’impasto. Se si aspetta troppo a lungo prima di infornare, il lievito perde efficacia e il risultato sarà una torta piatta.

La soluzione? Preparate la teglia in anticipo e infornate subito dopo aver mescolato l’impasto. Così il lievito potrà fare il suo lavoro nel momento giusto!


4. "Risvegliare" il lievito secco

Il lievito secco in granuli non è attivo fin da subito: ha bisogno di un piccolo aiuto per "svegliarsi". Senza questo passaggio, l’impasto rischia di non lievitare affatto.

Il trucco? Scioglietelo in un po’ d’acqua o latte tiepido (mai bollente!) e aggiungete un pizzico di zucchero. Lasciate riposare per circa 10 minuti. Se compaiono bollicine in superficie, il lievito è attivo e pronto per essere usato. Un passaggio semplice, ma fondamentale per garantire impasti soffici e ben lievitati ogni volta.


5. La temperatura conta (molto)

Il lievito di birra è un organismo vivo e, come tale, ha bisogno della giusta temperatura per attivarsi correttamente. Se fa troppo freddo, resta inattivo. Se fa troppo caldo, muore all’istante. La sua zona di comfort ideale? Tra i 25 e i 30°C.

Per una lievitazione perfetta, lasciate riposare l’impasto in un luogo tiepido e protetto. Il consiglio migliore: il forno spento con la luce accesa, oppure un angolo tranquillo della cucina, lontano da correnti d’aria. Il lievito ama la calma, il tepore e l’assenza di stress… proprio come noi nei giorni di relax!


In sintesi: il lievito ha le sue esigenze...

Il lievito può fare miracoli, ma serve attenzione: il tipo giusto, la temperatura, i tempi e le dosi fanno la differenza. Ogni dettaglio conta, perché il lievito è una magia… ma solo se lo si tratta con il rispetto che merita.


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Adèle PeychesAdèle Peyches
Responsabile editoriale che non vede l'ora che arrivi l'inverno per mangiare fondue! Appassionata di gastronomia e sempre alla ricerca di nuove perle culinarie, ho prima studiato giurisprudenza prima di tornare al mio primo amore: il gusto dei buoni prodotti e il piacere di condividere a tavola :)

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