Conservare questi frutti insieme può accelerarne il deterioramento. Ecco il trucco per farli durare più a lungo!

Avere una fruttiera colorata e profumata è uno di quei dettagli che rendono la cucina accogliente e ben fornita, pronta a soddisfare ogni desiderio in modo sano. Tuttavia, quello che sembra un quadro perfetto può nascondere una trappola: la disposizione di alcuni frutti può accelerarne la maturazione. E non c’è niente di più frustrante che aprire la fruttiera e trovarsi con banane troppo mature o pere che, in pochi giorni, sono passate dalla perfezione a una consistenza simile a una composta. Magari avevate comprato la frutta solo pochi giorni fa, e ora vi trovate a cercare di consumarla in fretta prima che finisca nel cestino. E con i prezzi attuali, lo spreco di cibo è un lusso che non possiamo permetterci.
Se volete far durare la vostra spesa più a lungo e ridurre gli sprechi alimentari (e anche quelli economici), è il momento di rivedere l'organizzazione della fruttiera. Ecco alcuni consigli su come fare.
Il colpevole: un gas chiamato etilene
Il segreto di tutto ciò risiede nell'etilene, un gas che alcuni frutti rilasciano naturalmente e che accelera il processo di maturazione, non solo del frutto che lo emette, ma anche di quelli vicini. Tuttavia, non tutti i frutti reagiscono allo stesso modo a questo gas, motivo per cui è fondamentale sapere quali lo producono e quali sono sensibili ad esso.
Frutti climaterici e non climaterici: cosa c'è da sapere?
Approfondiamo l'argomento: i frutti si suddividono principalmente in due gruppi in base al loro comportamento dopo la raccolta:
- Frutti climaterici: sono quelli che continuano a maturare anche dopo essere stati raccolti, come banane, pere, pesche e mele. Questi frutti producono etilene, un gas che accelera il processo di maturazione.
- Frutti non climaterici: questi frutti, una volta raccolti, non proseguono il loro processo di maturazione. Non sono influenzati dall’etilene e tendono a mantenere le loro caratteristiche senza subire cambiamenti significativi. Esempi di frutti non climaterici sono uva, fragole, agrumi e ananas.
Come organizzare la fruttiera?
È semplice: basta separarli. Se metti insieme frutti climaterici e non climaterici, quelli non climaterici matureranno troppo velocemente, diventando troppo maturi prima del tempo.
- I frutti climaterici (che continuano a maturare anche dopo essere stati raccolti) devono essere riposti in una fruttiera separata. Banane, pere, pesche, mele, fichi e meloni vanno tenuti insieme, poiché tendono a emettere etilene, un gas che accelera il processo di maturazione.
- I frutti non climaterici (che non maturano dopo la raccolta) possono essere sistemati in un altro spazio senza troppa attenzione. Tra questi troviamo uva, fragole, lamponi, more, ananas, melograni e agrumi. Questi frutti non influenzano la maturazione degli altri e quindi non necessitano di separazione.
Meno sprechi, più gusto
Seguendo questi semplici consigli, non solo prolungherete la freschezza della vostra frutta e ne migliorerete il sapore, ma contribuirà anche a ridurre gli sprechi alimentari. Organizzare correttamente la fruttiera farà davvero la differenza!
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