Pasta tutti i giorni: abitudine innocente o pericolo per la salute?

Thursday 10 July 2025 08:25 - Khadija Diagne
Pasta tutti i giorni: abitudine innocente o pericolo per la salute?

La pasta è un pilastro della dieta mediterranea e della cultura italiana, amata per la sua versatilità e semplicità. Ma consumarla ogni giorno fa davvero male? In questo articolo scopriamo cosa dicono esperti e studi scientifici su benefici e rischi del consumo quotidiano.


Un alimento completo, ma da contestualizzare

La pasta è una fonte principalmente di carboidrati complessi, in particolare di amido. Contiene anche proteine (soprattutto glutine), una bassa quantità di grassi e micronutrienti come vitamine del gruppo B e ferro. Se integrale, offre anche una buona dose di fibre.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, la pasta può far parte di una dieta equilibrata, specialmente se abbinata a verdure, legumi e fonti proteiche magre. Tuttavia, la chiave sta nelle quantità, nella frequenza e negli abbinamenti.

Quando la pasta quotidiana può diventare un rischio?

Consumare pasta ogni giorno, soprattutto in grandi quantità e in abbinamento a condimenti ipercalorici (come panna, burro, salsicce o formaggi grassi), può contribuire a:

  • Un eccesso calorico giornaliero
  • Un picco glicemico (soprattutto con pasta raffinata)
  • Un aumento di peso nel lungo termine
  • Rischio di insulino-resistenza
  • Squilibri nutrizionali

Un’alimentazione monotona, anche se apparentemente sana, può portare a una carenza di altri nutrienti fondamentali, compromettendo l’equilibrio della dieta. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition, variare le fonti di carboidrati (riso, quinoa, patate, legumi) riduce il rischio di sindrome metabolica.

Pasta ogni giorno: dipende da questi fattori


Porzioni

Una porzione corretta di pasta per un adulto si aggira tra i 70 e i 100 grammi a crudo. Mangiarne 150 o 200 grammi ogni giorno può portare a un eccesso calorico, soprattutto se non si bilancia con l'attività fisica.

Indice glicemico

La pasta raffinata ha un indice glicemico più elevato rispetto a quella integrale o di grano duro cotta al dente. Un consumo eccessivo di alimenti ad alto indice glicemico è associato a un maggiore rischio di diabete di tipo 2.

Condimenti

La pasta condita con verdure, olio extravergine d’oliva e legumi è molto diversa, in termini nutrizionali, da una pasta ai quattro formaggi. Il condimento fa una grande differenza.

Attività fisica

Le persone attive bruciano più calorie e hanno un fabbisogno maggiore di carboidrati. In questi casi, una porzione quotidiana di pasta può essere non solo tollerabile, ma utile al recupero muscolare.

Conclusione: pasta sì, ma con equilibrio e buon senso

La pasta può essere consumata ogni giorno senza compromettere la salute, a patto che rientri in un’alimentazione equilibrata, con porzioni corrette e condimenti leggeri. È un alimento saziante, facilmente digeribile e in perfetta sintonia con una dieta sana come quella mediterranea. Studi scientifici, come quello pubblicato su The Lancet Public Health nel 2018, confermano che un apporto moderato di carboidrati è associato a una maggiore aspettativa di vita. Il segreto sta nella consapevolezza, nella varietà degli alimenti, nella moderazione e in uno stile di vita attivo.

Khadija DiagneKhadija Diagne
Sono una stagista da Ptitchef. Sono una grande appassionata di cucina multiculturale e adoro esplorare i sapori del mondo… a patto che a cucinare sia qualcun altro! Il mio talento culinario si limita a far bollire l’ acqua per cuocere la pasta, ma il mio entusiasmo per la scoperta di nuove ricette è senza limiti.

Commenti

Valuta questo articolo: