È sicuro ricongelare gli alimenti scongelati?

Avete appena tolto dal freezer una confezione di petti di pollo. La lasciate scongelare lentamente in frigorifero, pronti per cucinare la cena. Ma alla fine ne usate solo una parte. Davanti a quei pezzi avanzati sorge il dubbio: posso ricongelarli in sicurezza o rischio un errore pericoloso? È una domanda molto comune. In cucina, il congelatore è un alleato fondamentale per pianificare i pasti, risparmiare e ridurre gli sprechi alimentari. Tuttavia, tra congelamento, scongelamento e ricongelamento, la gestione degli alimenti può diventare complicata.
Non serve essere esperti di sicurezza alimentare per comprenderne le regole, ma è utile sapere cosa accade realmente. Ogni alimento congelato subisce trasformazioni che possono influenzarne qualità e sicurezza. Capire questi processi è essenziale per evitare rischi per la salute e garantire sempre cibi sicuri a tavola.
Cosa succede davvero quando si congelano e scongelano gli alimenti
Quando congeliamo un alimento, l'acqua al suo interno forma cristalli di ghiaccio. Se il raffreddamento è lento (tipico dei freezer domestici), i cristalli diventano grandi e danneggiano le strutture cellulari e le fibre dei tessuti.
Durante lo scongelamento, questi cristalli si sciolgono e i liquidi fuoriescono, causando una perdita di consistenza. Il cibo può risultare più asciutto, molle o slegato, in particolare carne, pesce e ortaggi delicati.
Ma ecco la sfumatura importante: questo incide più sulla qualità che sulla sicurezza. Il sapore e la texture possono risentirne, ma i nutrienti rimangono in gran parte intatti. I danni maggiori si hanno solo con ripetuti congelamenti e scongelamenti.
Il vero rischio, però, si nasconde altrove…
Il congelamento non uccide i microrganismi
Il congelamento non elimina i batteri, ma ne sospende temporaneamente l’attività. Rimangono presenti negli alimenti in stato dormiente, pronti a riattivarsi quando la temperatura risale, ovvero durante lo scongelamento.
Se il processo avviene in modo scorretto (ad esempio a temperatura ambiente), gli alimenti entrano rapidamente nella cosiddetta “zona di pericolo” (compresa tra 4 °C e 60 °C), favorevole alla rapida moltiplicazione microbica. Tra i microrganismi più comuni figurano Salmonella, Listeria monocytogenes ed Escherichia coli.
Ricongelare un alimento crudo già scongelato comporta il mantenimento di eventuali batteri proliferati, aumentando il rischio in occasione di un nuovo scongelamento.
Per questo motivo è essenziale adottare modalità di scongelamento corrette. Se il processo non è ben controllato, il rischio microbiologico si manifesta fin dalle prime fasi. Uno scongelamento sicuro rappresenta la base per garantire la salubrità dell’intero ciclo alimentare.
Quindi... il cibo non può mai essere ricongelato?
Una buona notizia per la sicurezza alimentare: è possibile ricongelare un alimento precedentemente scongelato, purché venga prima cotto. La cottura, se eseguita a temperature adeguate, elimina gran parte dei microrganismi sviluppatisi durante lo scongelamento.
Dopo la cottura, l’alimento può essere suddiviso in porzioni, raffreddato correttamente (preferibilmente al di sotto dei 4 °C entro due ore) e poi riposto nuovamente nel congelatore in condizioni di sicurezza. In un secondo momento, sarà sufficiente scongelarlo, riscaldarlo e consumarlo senza aumentare i rischi.
Il calore agisce come barriera di sicurezza, interrompendo il ciclo di proliferazione microbica. Per questo motivo, la sequenza “scongelare – cuocere – ricongelare” rappresenta una procedura sicura nella gestione quotidiana degli alimenti.
E voi?
Vi è mai capitato di trovarvi davanti al freezer a chiedervi se fosse sicuro ricongelare un alimento? Avete strategie personali per conservare il cibo in modo sicuro ed evitare sprechi?
Se vi va, condividete esperienze, dubbi o consigli che si sono rivelati utili. Spesso, le soluzioni migliori nascono proprio dalle abitudini quotidiane in cucina.
