Sembra più salutare di una bibita, ma l'acqua gassata può disturbare l'apparato digerente se si ignorano questi dettagli...

giovedì 6 novembre 2025 17:00 - Adèle Peyches
Sembra più salutare di una bibita, ma l'acqua gassata può disturbare l'apparato digerente se si ignorano questi dettagli...

Brilla nel bicchiere, rinfresca e accompagna da sempre i nostri pasti. C’è chi la sceglie per favorire la digestione e chi invece la evita per timore di gonfiarsi. Ma l’acqua frizzante fa davvero bene o male? La verità è meno netta di quanto sembri: tutto dipende da come la si beve e dal tipo di bollicine.


Che cos’è davvero l’acqua frizzante?

Prima di parlarne, un po’ di scienza (promesso, solo un po’).

L’acqua frizzante è semplicemente acqua che contiene anidride carbonica (CO₂), naturalmente o aggiunta artificialmente. È questo gas che forma le bollicine che scoppiettano piacevolmente sulla lingua.

➡️ Esistono due tipi principali:

  • Acque naturalmente gassate: il gas proviene direttamente dalla fonte. Esempi: Ferrarelle, Acqua di Nepi, San Pellegrino.
  • Acque gassate artificialmente : la CO₂ viene aggiunta dopo l’imbottigliamento, come in alcune acque da tavola o bibite light.

In entrambi i casi, le bollicine sono le stesse, ma il loro effetto sull’organismo può variare leggermente.

Gli effetti dell'acqua frizzante sullo stomaco

✔️ Il gas stimola la digestione.

Quando si beve acqua frizzante, le bollicine distendono leggermente le pareti dello stomaco. Questo piccolo “effetto palloncino” stimola la produzione di succhi gastrici, aiutando l’apparato digerente a rimettersi in moto dopo un pasto abbondante.

➡️ In pratica, se la digestione è lenta, un bicchiere di acqua frizzante può dare una mano.

✔️ Favorisce l’eruttazione.

Meno elegante, ma vero: il gas ingerito deve uscire, spesso sotto forma di rutto. Questo allevia la pressione addominale e aiuta a eliminare l’aria in eccesso accumulata durante il pasto.

Tuttavia, per chi soffre di gonfiore, reflusso gastrico o sindrome dell’intestino irritabile, le bollicine possono accentuare il disagio. Troppo gas significa più volume nello stomaco e quindi maggiore pressione.

Acqua frizzante e gonfiore: questione di tolleranza

Ognuno reagisce in modo diverso.

C’è chi può bere un litro di acqua frizzante senza problemi e chi si gonfia già al primo bicchiere.

✔️ Se siete sensibili al gonfiore di stomaco:

➡️ Scegliete acque a bassa carbonazione

➡️ Bevetela fresca, ma non ghiacciata: il freddo tende a contrarre lo stomaco.

➡️ Evitate di berla durante i pasti, meglio un bicchiere prima o dopo.

✔️ Se soffrite di reflusso:

La CO₂ aumenta la pressione addominale e può favorire la risalita dei succhi gastrici. In questo caso, meglio optare per acqua naturale o leggermente mineralizzata.

Il mito del “gonfiore permanente”

Si sente spesso dire che “bere acqua frizzante fa gonfiare o allargare lo stomaco”, ma non è affatto vero.

➡️ L’acqua gassata non fa ingrassare: non contiene calorie né zuccheri.

➡️Può però dare una temporanea sensazione di gonfiore, soprattutto se bevuta in fretta o in grandi quantità.

✔️ Consiglio pratico: versate l’acqua in un bicchiere e lasciatela riposare per un minuto. Una parte del gas si disperderà naturalmente, rendendola più delicata e leggera sullo stomaco.

I veri benefici nascosti

Al di là delle bollicine, l’acqua frizzante può offrire vantaggi nutrizionali interessanti.

✔️ Alcune acque contengono bicarbonato di sodio naturale, che aiuta a neutralizzare l’acidità gastrica e favorisce una digestione più confortevole.

✔️ Le acque ricche di magnesio e calcio, provenienti da sorgenti minerali, possono contribuire a colmare piccole carenze di questi elementi.

➡️ Ecco perché, dopo un pasto abbondante, molte persone provano una piacevole sensazione di leggerezza bevendo acqua frizzante: non è solo una percezione, ma un piccolo effetto chimico reale.

In sintesi

✔️ La buona notizia è che l’acqua frizzante non fa male alla digestione.

Per molte persone, stimola la secrezione gastrica e facilita il processo digestivo.

Per altre, invece, può causare gonfiore o fastidio, soprattutto se troppo gassata o bevuta troppo in fretta.

Come sempre, la chiave sta nell’equilibrio: ascoltare il proprio corpo e scegliere l’acqua che fa stare bene.

Adèle PeychesAdèle Peyches
Responsabile editoriale che non vede l'ora che arrivi l'inverno per mangiare fondue! Appassionata di gastronomia e sempre alla ricerca di nuove perle culinarie, ho prima studiato giurisprudenza prima di tornare al mio primo amore: il gusto dei buoni prodotti e il piacere di condividere a tavola :)

Commenti

Valuta questo articolo: