Dovreste (davvero) evitare il caffè o l'alcol quando fa caldo?

Il caffè ha un lieve effetto diuretico. In pratica, può stimolare leggermente la produzione di urina… ma non abbastanza da causare disidratazione se consumato con moderazione (da 1 a 3 tazze al giorno).

Il vero problema è che può aumentare la temperatura corporea. Bere una tazza di caffè caldo in un ambiente già afoso può intensificare la fastidiosa sensazione di calore. Se si suda facilmente, meglio preferire un caffè freddo senza zuccheri aggiunti, oppure alternarlo con un infuso o un tè leggero.

Da ricordare: il caffè non va eliminato, ma modulato in base alla propria tolleranza e al fabbisogno di idratazione.

L’aperitivo estivo è spesso il più discusso: vino rosé ghiacciato, birra in spiaggia, cocktail al tramonto… ma l’alcol è un vero nemico dell’idratazione. È un potente diuretico, altera la termoregolazione e può aumentare il rischio di colpo di calore, soprattutto con il sole o dopo uno sforzo fisico.

In estate, poi, tendiamo a berlo più in fretta, più freddo… e più spesso. Il rischio? Disidratarsi senza nemmeno accorgersene.

Da ricordare: meglio evitare l’alcol nelle ore più calde, accompagnarlo sempre con acqua abbondante e non usarlo come unico rimedio contro il caldo. Anche un aperitivo analcolico può essere festoso.

Alternate le bevande: a ogni caffè, abbinate un bicchiere d’acqua; a ogni aperitivo, tenete una caraffa d’acqua sempre a portata di mano.

Limitate il consumo di alcol o bevande calde all’aperto, soprattutto sotto il sole diretto.

Preferite versioni fresche, poco zuccherate e leggere, che non appesantiscano l’organismo.

Ascoltate i segnali del corpo: stanchezza, mal di testa e bocca secca sono i primi campanelli d’allarme della disidratazione.

Un po’ di caffè al mattino non è un problema, purché si beva abbastanza acqua durante la giornata.

L’alcol, invece, va consumato con maggiore attenzione: favorisce la disidratazione, riduce la lucidità e può amplificare gli effetti negativi del caldo