Questi 8 cibi sono una tradizione di Capodanno (e molti giurano che portino davvero fortuna)
È vero: quando l’anno volge al termine viene quasi spontaneo fermarsi un attimo e fare un bilancio. Ripensiamo a ciò che è stato, ai momenti belli e a quelli che sarebbe meglio lasciarsi alle spalle.
Ecco perché il 31 dicembre è una data così speciale. Ci ritroviamo con amici e familiari per salutare l’anno che se ne va e accogliere quello nuovo, con la speranza che porti con sé serenità, fortuna e tante cose buone.
Avete mai fatto caso che a Capodanno sulle tavole compaiono spesso gli stessi alimenti? Maiale, lenticchie, uva, melograno: almeno uno di questi non manca quasi mai. Non è un caso. Dietro ogni cibo si nasconde una storia antica e un forte valore simbolico. Ognuno rappresenta un augurio diverso, come ricchezza, prosperità, fortuna, fertilità o amore, per l’anno che sta per iniziare.
Abbiamo scelto alcuni cibi che, secondo la tradizione, non dovrebbero mancare nel vostro cenone di Capodanno. Al di là delle credenze personali, fanno parte della nostra cultura e, in fondo, non portano che buoni auspici. Conoscete già il significato di ognuno di questi alimenti? Scopriamolo insieme.
1. Melograno: simbolo di abbondanza e fertilità
Il melograno è da sempre considerato il frutto dell’abbondanza, della prosperità e della fertilità. I suoi chicchi rossi, numerosi e brillanti, rappresentano la ricchezza e la continuità della vita.
Secondo la tradizione, c’è chi mangia i semi a Capodanno o chi li avvolge in un foglio di carta bianca per poi conservarli nel portafoglio durante tutto l’anno. Un piccolo rito propiziatorio che, si dice, attiri la fortuna e favorisca anche chi desidera allargare la famiglia.
2. Uva: fortuna e prosperità per l’anno nuovo
L’uva è uno dei frutti più legati ai riti di buon auspicio. In molte culture è simbolo di prosperità, ricchezza e successo.
In Spagna, ad esempio, è tradizione mangiare dodici acini d’uva allo scoccare della mezzanotte, uno per ogni rintocco dell’orologio, prima che inizi il nuovo anno. C’è invece chi preferisce mangiarne tre, concentrandosi su un desiderio, oppure dodici, uno per ciascun mese, come augurio di un anno fortunato e sereno.
3. Lenticchie: il cibo portafortuna per eccellenza
Dopo il melograno, le lenticchie sono probabilmente l’alimento più famoso del cenone di Capodanno. La loro forma ricorda quella delle monete e per questo sono da sempre associate a ricchezza e abbondanza.
Secondo la tradizione, dovrebbero essere il primo cibo consumato a Capodanno. C’è chi le lascia sparse sulla tavola come simbolo di prosperità e chi le mangia allo scoccare della mezzanotte, convinto che portino denaro e fortuna per tutto l’anno.
4. Champagne: brindare e lasciarsi il passato alle spalle
Il brindisi con lo champagne è uno dei momenti più attesi della notte di San Silvestro. Le bollicine simboleggiano festa, leggerezza e nuovi inizi.
Secondo alcune credenze più superstiziose, il rituale prevede di tenere in mano il bicchiere e fare tre piccoli salti, facendo attenzione a non versare neanche una goccia, per poi bere lo champagne. Un gesto simbolico per lasciarsi alle spalle le difficoltà dell’anno passato e accogliere il nuovo con entusiasmo.
5. Tagliatelle e pasta lunga: augurio di lunga vita
6. Pesce: fertilità e abbondanza
7. Carne di maiale: progresso e prosperità
8. Cereali e legumi: piccoli chicchi, grandi auguri
Per ultimi, ma non meno importanti, ci sono cereali e legumi come ceci, fagioli e piselli, da sempre legati ai riti di buon auspicio per l’inizio dell’anno.
Secondo alcune tradizioni, mangiarne una piccola quantità a Capodanno aiuterebbe ad attirare fortuna e benessere nei mesi successivi. In particolare, c’è chi consuma un pisello per ogni giorno dell’anno come simbolo di continuità e buoni presagi.
Mirella Mendonça
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