12 crimini contro la pasta che nessun italiano dovrebbe vedere

martedì 29 luglio 2025 10:43 - Patricia González
12 crimini contro la pasta che nessun italiano dovrebbe vedere

Se dici pasta, dici Italia. La cuciniamo tutti, la amiamo tutti… e spesso, senza saperlo, la profaniamo. Perché la pasta perdona tutto: la fretta, la poca voglia, persino un barattolo di pesto industriale spalmato sugli spaghetti.

Ma in questa fiducia cieca si nasconde il sacrilegio. Gesti che a noi sembrano innocui (come spezzare gli spaghetti o aggiungere la panna alla carbonara) possono far rabbrividire qualsiasi italiano verace. Sicuri di non aver mai peccato? Ecco 12 crimini contro la pasta che nessun italiano dovrebbe mai vedere.


1. Spezzare gli spaghetti: perché è un errore che fa inorridire ogni italiano

Spezzare gli spaghetti prima della cottura è un'abitudine diffusa fuori dall’Italia, ma da noi è considerata un vero affronto alla tradizione. La pasta lunga non si spezza: si accompagna con eleganza, si avvolge, si piega, ma mai si rompe. Tagliare gli spaghetti a metà compromette l’equilibrio tra forma, consistenza e modo di gustarli. Ogni forchettata perde armonia e il rituale del mangiare la pasta lunga viene stravolto. Se vuoi rispettare davvero la cultura gastronomica italiana, lascia gli spaghetti interi: è così che vanno onorati.

2. Pasta troppo cotta: addio “al dente”

Se la pasta si sfalda al solo tocco della forchetta, se non oppone alcuna resistenza e sembra già pronta per lo svezzamento… è ufficialmente troppo cotta. Il risultato? Un disastro gastronomico che cancella quel perfetto equilibrio chiamato “cottura al dente”, simbolo della vera tradizione italiana. Un errore imperdonabile per ogni amante della pasta.

3. Aggiungere olio all’acqua di cottura

“Così non si attacca”, dicono. Ma è solo un mito: l’olio nell’acqua della pasta galleggia, non impedisce che si incolli e rovina il risultato finale. Il peggio? Rende difficile l’assorbimento del sugo. E forse fa inorridire anche qualche nonna italiana...

4. Mai tagliare gli spaghetti: ecco perché è un errore (anche di stile)

Lo sappiamo: gli spaghetti e le altre paste lunghe possono sembrare scomodi da gestire. Ma tagliarli con coltello e forchetta non è solo poco pratico (in Italia è considerato un gesto irrispettoso verso il piatto). La tecnica corretta? Arrotolarli con la forchetta fino a formare un piccolo nido ordinato. E se proprio non riuscite, potete usare un cucchiaio… ma con discrezione.

5. Non mescolare i formati: un errore che rovina la pasta

Mezzo sacchetto di penne, qualche fusillo superstite, tre rigatoni rimasti in fondo alla confezione… verrebbe naturale unirli tutti in un’unica pentola. Ma in Italia, questo è un errore da principianti. Ogni formato di pasta ha la sua identità: un condimento ideale, un tempo di cottura preciso, una consistenza da rispettare. Mescolarli è come mettere insieme pagine sparse di libri diversi e chiamarlo romanzo: il risultato non ha né logica né armonia.

6. La vera carbonara non vuole la panna (né altro!)

Tra tutti gli errori in cucina, questo è forse il più grave: aggiungere la panna alla carbonara. In una carbonara autentica non ci sono panna, cipolle o funghi. Solo quattro ingredienti: uova, pecorino, guanciale e pepe. Nulla di più, nulla di meno. Se ci metti la panna, chiamala in un altro modo. Non è questione di purismo, ma di rispetto per una delle ricette più iconiche della tradizione italiana.

7. Parmigiano ovunque? Non sempre è una buona idea

In Italia, è quasi un gesto automatico: arriva il piatto di pasta, parte la pioggia di parmigiano. Ma attenzione, non tutti i piatti lo tollerano. In particolare, quelli a base di pesce lo rifiutano categoricamente. Aggiungere formaggio in questi casi non è solo un errore di gusto: per molti italiani è un vero e proprio affronto alla tradizione culinaria. Prima di grattugiare, chiedete. Oppure osservate bene lo sguardo del commensale: se gli si dilatano le pupille… meglio fermarsi.

8. Il grande errore: il ketchup sulla pasta

Pesto alla genovese, sugo rosso, salsa al limone, puttanesca, amatriciana, ragù alla bolognese... la cucina italiana ha impiegato secoli per perfezionare i suoi sughi. Aggiungere il ketchup alla pasta non è creatività, ma una scorciatoia che rovina gusto e tradizione.

9. La pasta non è un contorno: è la protagonista del piatto

In molte cucine straniere, come quella spagnola, la pasta viene spesso relegata al ruolo di semplice accompagnamento (accanto a una bistecca o a un petto di pollo). Ma nella tradizione italiana è tutt’altra storia: la pasta è un primo piatto vero e proprio, pensato per essere gustato da solo, con tutta la dignità che merita. Nessun ruolo secondario: la pasta è la regina della tavola.

10. Pane e pasta: attenzione all’etichetta (e al galateo italiano)

In Italia, mescolare pane e pasta non è cosa da prendere alla leggera. Usare il pane per "spingere" gli spaghetti nel piatto è considerato poco elegante e fuori luogo. L’unico accostamento ammesso (e perfino celebrato) è la mitica scarpetta: raccogliere il sugo rimasto con un pezzetto di pane, ma solo a fine pasto e con la dovuta discrezione. Un gesto goloso, sì, ma che richiede buon senso e rispetto per la tavola italiana.

11. Mai riscaldare la pasta: ecco perché in Italia non si fa

La pasta non è uno stufato: una volta cotta, perde rapidamente consistenza, sapore e armonia. Riscaldarla il giorno dopo, soprattutto se già condita, la trasforma in un ammasso molle e insapore. In Italia la pasta si serve sempre al momento, al dente e con il sugo appena preparato.

12. Mai aggiungere il sugo dopo

Scolare la pasta, metterla nel piatto e coprirla con un cucchiaio di sugo è un’abitudine diffusa, ma profondamente sbagliata. Nella cucina italiana autentica, il condimento va saltato in padella insieme alla pasta, con un po’ d’acqua di cottura, per legare sapori e consistenze.

Patricia GonzálezPatricia González
Appassionata di cucina e buon cibo, la mia vita si muove tra parole ben scelte e cucchiai di legno. Responsabile, ma distratta. Giornalista e redattrice con anni di esperienza, ho trovato il mio angolo ideale in Francia, dove lavoro come redattrice per Petitchef. Adoro il bœuf bourguignon, ma mi manca il salmorejo di mia madre. Qui, combino il mio amore per la scrittura e i sapori succulenti per condividere ricette e storie di cucina che spero possano ispirarti. La tortilla, mi piace con cipolla e poco cotta :)

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