Intervista a Cristina del blog Contemporaneo Food

È piemontese. È "contemporanea"...

Dalla foto che ci ha inviato si intuisce subito che è una fan sfegatata dei selfie. È una creativa ma all'Università ha studiato economia. Per ben 6 anni ha gestito una pasticceria storica di Torino, un'esperienza che le ha permesso di esprimere al massimo l'estrosità che sin da piccola scorre nelle sue vene. Oggi è una bravissima fashion designer e chiaramente un'eccellente food blogger.

Cari amici di PetitChef.it vi presento Cristina. la nostra prima food blogger ad essere investita della carica di "Blogger della settimana".

Ciao Cristina, innanzitutto complimenti per le tue ricette. Sono davvero straordinarie! Dove hai imparato a cucinare?

A casa mia cucinavano e cucinano un po' tutti... tutti i nonni, mamma e papà e lo fanno con molta passione e consapevolezza quindi ho avuto la fortuna di “prendere lezioni” ogni giorno della mia vita. Il bello è che ognuno aveva il suo stile personale...credo che ne sia derivato un bel mix.

Ti sei mai lasciata ispirare da uno chef?

No, non è nei miei modi di essere quello di seguire una persona o un'idea in modo particolare. Fin da piccola però consultavo e consulto tutt'ora numerosissime riviste e libri di food dai quali imparo e grazie ai quali, facendo appello alla creatività cerco di formulare le mie ricette.

Quanto conta essere creativi in cucina?

Partendo dal presupposto che la creatività per me è il sale della vita, ritengo essere fondamentale anche in cucina. Dico questo non pensando all'elaborazione di piatti superlativi e da grandi chef ma ai cibi che prepariamo nel nostro quotidiano: una semplicissima fettina di petto di tacchino, di per se senza troppo gusto, con un pizzico di creatività può diventare, senza grandi sforzi, un piatto "goduriosissimo" e magari anche raffinato e particolare.

I tuoi piatti hanno sempre un aspetto bellissimo… pensi molto alla presentazione?

Intanto grazie per il complimento. La risposta è assolutamente si. Penso alla presentazione dei piatti non solo quando li devo fotografare per il blog ma ogni singola sera, quando preparo la cena: la vista deve essere sempre appagata tanto quanto il palato.

Qual è il tuo piatto forte?

Credo di non avere un piatto forte sempre a causa del mio modo di essere...non mi fermo mai e alla perenne ricerca di cose diverse e sfiziose sperimento tutti i giorni confidando nel buon cuore del mio compagno che svolge, per me, l'importante ruolo di tester.

Se fossi un piatto, quale pietanza saresti?

Sicuramente sarei un dolce... mi identifico molto bene anche in una semplicissima panna montata alla vaniglia.

Come ti è venuta l’idea di aprire un blog di cucina?

Dopo la gestione di una pasticceria storica di Torino durata 6 anni mi sono fermata qualche tempo per riprendere fiato e capire cosa volessi fare davvero nella vita. La cucina fa parte di me... non avrei mai potuto rinunciarci però allo stesso tempo non volevo più un impegno cosi gravoso. Il blog era la mia soluzione ideale e fortunatamente dopo tanto impegno e dedizione mi sta portando delle buone soddisfazioni personali e lavorative.

Da dove viene il nome Contemporaneo Food?

Contemporaneo Food nasce da un mio principio primo. Per me oggi bisogna necessariamente essere “contemporanei” per riuscire ad andare avanti per quanto comunque rimanga alla fine impresa troppo spesso molto difficile. Occorre essere consapevoli della moderna realtà, bisogna conoscerla, capirla, viverla e di conseguenza evolverla (si spera in positivo). Contemporaneo deve essere anche il nostro modo di mangiare. Il cibo che scegliamo deve essere sano e di qualità, i nostri consumi devono essere consapevoli e la dieta equilibrata. In più ci vuole un pizzico di “sprint”. Le portate, secondo me, devono sempre essere semplici, moderne e colorate... al passo con i tempi e frizzanti.

Dai un consiglio ai nostri amici Food blogger...

Indipendentemente che si gestisca un blog per sola passione, per passatempo o perché lo si voglia far diventare un vero mestiere, sarà sempre, di per sé, qualcosa di positivo. È comunque un impegno e come tale è giusto che venga affrontato dando il massimo di noi stessi. È bello avere qualcosa da seguire e curare, è bello interagire virtualmente con tantissime persone che diversamente non si avrebbe modo di raggiungere. Nasce sempre qualcosa di buono...anche semplici conoscenze. A volte si viene apprezzati, tantissime volte (soprattutto all'inizio) completamente ignorati ma impegnandosi, quelle volte in cui capita di essere apprezzati si prova tanta soddisfazione. È certamente un buon esercizio per l'autostima. Credete in voi stessi e in quel che fate, divertitevi e qualcosa che saprà di buono prima o poi arriverà! Come dico sempre a chiusura dei miei articoli... che la creatività sia con voi!

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