Food Blogger della settimana: vi presento Angela e le sue delizie

41 anni. Pugliese di nascita, toscana di adozione. Un ingegnere elettronico con una smisurata passione per l'arte culinaria.

Quando è ai fornelli, per deformazione professionale, è sempre alla ricerca di equilibri. Ed è proprio per questo motivo che ama particolarmente la pasticceria: "Un dolce non si improvvisa. Occorre pazienza e precisione". Ipse dixit!

Costringe, spesso e volentieri, suo marito a mangiare piatti freddi perché, prima della degustazione, è necessario avere una bella foto da poter condividere sul suo bellissimo blog di cucina. La sera, però, riscalda d'amore la casa dedicando alla propria famiglia il suo tempo libero.

Cari amici, oggi la nostra ospite si chiama Angela.

Se volete conoscerla meglio non vi resta che dare un'occhiata alla sua interessante intervista.

Ciao Angela. Innanzitutto grazie per aver accettato di fare questa piccola intervista per PetitChef.it. Dunque, la prima cosa che ci piacerebbe sapere è da dove nasce la tua passione per la Cucina...

Grazie a voi per questa chiacchierata.

La mia passione per la cucina ha radici lontane, l’ho ereditata da mio padre che adorava cucinare e lo faceva benissimo. È una cosa che mi lega fortissimamente a lui anche ora non c‘è più.

Stare ai fornelli mi riconcilia col mondo, mi da modo di dare sfogo alla mia fantasia, sperimentando gusti e accostamenti che mi incuriosiscono. E poi, mi consente di coccolare chi amo.

Nel corso degli anni questa passione si è strutturata sempre di più fino all’apertura della pagina Facebook e del blog, un paio d’anni fa.

Qual è la cosa che più ti affascina dell'arte culinaria?

Mi piace il fatto di manipolare il cibo, nel senso di sceglierlo, studiarne gli abbinamenti e le consistenze, provare fino a trovare il giusto equilibrio.

Mi piace in particolare preparare i dolci, anche se poi non sono molto golosa.

Perché un dolce non si improvvisa. Occorre pazienza e precisione; ci sono proporzioni da rispettare, equilibri da trovare. E quando lo tiri fuori dal forno e non è collassato… ed è cotto e lievitato bene, allora a quel punto puoi anche sbizzarrirti per decorarlo.

Cosa vuol dire essere food blogger?

Vuol dire parlare di cibo, cioè della tua passione.

Vuol dire xondividere i buoni risultati ma anche gli esperimenti poco riusciti. Almeno se appartieni a quella categoria di blogger che lavora sul serio ma non si prende troppo sul serio!

Vuol dire andare alla ricerca di novità, sondando le nuove tendenze e studiando per proporre delle ricette che siano sempre attendibili.

E vuol dire anche che a casa, tuo marito, spesso e volentieri, mangi una pietanza fredda perché prima di tutto, se è venuta bene, vuoi fotografarla per il blog. E mentre sei in bilico su una sedia per fotografare dall’alto il piatto di lasagne, lui ti guardi con l’aria rassegnata e la forchetta in mano sperando che "questa cosa" si concluda alla svelta.

Beh… ovviamente vuol dire anche avere un numero indefinito di piattini, tazze e posate, tutte rigorosamente spaiate, raccattate in giro da vecchie zie per poter fare delle foto particolari.

Ho visto che partecipi spesso a contest per food blogger... ci spieghi come funzionano? Cosa si vince? Da chi è composta la giuria?

Ho partecipato spesso, soprattutto in passato, a contest organizzati da colleghe e colleghi food blogger. L’ho sempre trovato un modo simpatico di conoscersi e confrontarsi su questa passione che ci accomuna. Oltre che, naturalmente, un modo di mettersi alla prova e sperimentare nuove sfide. Attualmente, a causa della sempre minore disponibilità di tempo, mi trovo spesso costretta a rinunciare. Ma alle amiche virtuali, quelle con cui ho stretto un rapporto di stima più forte, non dico mai di no. A volte sono organizzati da food blogger che mettono in palio premi simbolici (per legge non può essere diversamente), ma spesso anche nulla, son fatti solo per giocare un po'.

Altre volte sono più strutturati, pensati da food blogger in collaborazione con partner di vario tipo, con premi veri.

Ne hai vinto qualcuno? (se si con quale piatto?)

Recentemente vado molto orgogliosa di essere tra i vincitori del contest Colesterolo "cattivo"? No Grazie, organizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, in collaborazione con AIFB (Associazione Italiana Food Blogger). Questa iniziativa era nata con lo scopo di promuovere la sana alimentazione, sia attraverso ricette per un’alimentazione “sana per i sani”, sia con un’alimentazione “sana specifica per patologie” (colesterolo, celiachia, obesità, diabete, rischio cardiovascolare).

Ho vinto nella categoria primi con una minestra di lenticchie e cereali senza glutine.

Se fossi un piatto, quale pietanza saresti?

Pizza. Banalmente, assolutamente, irrimediabilmente pizza.

Anche se nel mio blog si trovano soprattutto dolci, anche se adoro prepararli e decorarli.

Se potessi, io sceglierei pizza a colazione, a pranzo e due volte a cena.

Ci consigli un piatto tipico della tua regione?

Vengo da una regione, la Puglia, che offre solo l’imbarazzo della scelta.

Oltre alle tradizionali e anche un po' scontate orecchiette con le cime di rapa, consiglio di assaggiare una qualunque delle innumerevoli specialità a base di pesce oppure di fare merenda con delle friselle di grano duro, condite con pomodorini freschi, un pizzico di sale e di origano e un giro d’olio, di quello buono. L’elogio della semplicità.

Ti capita di partecipare ad eventi enogastronomici?

Pur avendone avuto l’opportunità grazie ai numerosi inviti ricevuti, ho finora sempre declinato a causa di impegni familiari.

Chi è il tuo chef preferito?

Mi piace molto lo Chef Bruno Barbieri. Resto sempre incantata dall’eleganza con cui si muove tra i fornelli e dalla naturalezza con cui fa sembrare semplici gli elaborati piatti che prepara.

"La cucina è di per sé scienza. Sta al cuoco a farla divenire arte". Che cosa ne pensi di questa dichiarazione del maestro Gualtiero Marchesi?

Da ingegnere quale sono non posso che condividere questo pensiero.

La cucina, e più ancora la pasticceria che adoro, sono matematica, fisica e chimica insieme.

È tutto un gioco di equilibri che non può fare a meno di lasciarmi affascinata.